Dope la crisi di Cuba, sia gli Stati Uniti che l’Unione Sovietica sono stati indotti a contenere la proliferazione nucleare e anche a porre limiti alla corsa agli armamenti attraverso una serie di accordi che hanno limitato le armi strategiche di entrambi gli arsenali. Della proliferazione nucleare e del NPT abbiamo gia’ parlato. Passiamo ora in rassegna i vari accordi bilaterali sulle armi strategiche (cioe quelle armi che sono in grado di colpire la Russia e gli Stati Uniti, quando lanciate direttamente dal paese avversario.)
Una caratteristica peculiare degli accordi sul controllo degli armamenti e’ che questi sono stati stipulati con un certo grado di indipendenza dalle relazioni politiche e militari tra i due stati. Ad esempio l’accordo SALT 1 e’ stato firmato quando USA e URSS erano su fronti opposti durante la Guerra del Vietnam.
Passiamo in rassegna i vari accordi conclusi durante la guerra fredda ( e dopo):
SALT (Strategic Arms Limitation Talks) 1.
Firmato 26/5/1972 entrato in vigore 3/10/1972
(dopo tre anni di trattative)
Il trattato limitava il numero di ICBM che non potevano superare il numero di quelli installati nel luglio 1972, poneva limiti alla costruzione di ICBM con grande throw weight limitava il numero di SLBM collocati su sottomarini (710 SLBM su 44 sottomarini per gli USA e 950 SLBM su 62 sottomarini per l’URSS), poneva limiti alla modernizzazione delle forze nucleari e stabiliva regole per la verifica e il controllo reciproco).
ABM treaty (parte –forse la piu’ importante- del trattato SALT 1)
cessato il 13 Luglio 2002 per il ritiro dal trattato da parte degli Stati Uniti
Il trattato ABM limitava la possibilita’ di costruire basi di missile intercettatori contro le armi strategiche, a due siti (uno intorno alla capitale e uno intorno ad una base di ICBM). Questi siti furono poi limitati a uno per parte nel 1974 (Mosca e una base missilitica in Nord Dakota). Gli Americani poi abbandonarono anche I sistemi ABM in Nord Dakota. Le motivazioni per l’accordo ABM era quello di garantire la stabilita’ strategica – come spiegato prima.
SALT II (firmato 18/6/1979, mai entrato in vigore)
Il trattato prevedeva un limite di 2400 sistemi di lancio strategici (tra ICBM, SLBM e bombardieri pesanti) un limite di 1320 sistemi di lancio con MIRV, la proibizione di costruire nuovi basi di ICBM. L’accordo non entro’ mai invigore perche i repubblicani, ostili alla presidenza Carter, non diedero il consenso alla ratifica del trattato, anche a seguito delle ostilita’ tra USA e URSS succedute all’invasione sovietica dell’Afghanistan del dicembre 1979.
START (Strategic Arms Reduction Treaty) 1
Firmato 31/7/1991, entrato in vigore 5/12/1994, scaduto il 5/12/2009 (dopo 15 anni)
Questi erano gli obblighi del trattato:
START I established an aggregate limit of 1,600 “delivery vehicles”and 6,000 warheads for each party (a reduction from 10-12,000 warheads in 1991). Within that limit, the Treaty established three sub-limits: 4,900 warheads for ICBMs (land-based intercontinental ballistic missiles) and SLBMs (submarine-launched ballistic missiles), 154 heavy ICBMs (defined as having a launch weight greater than 106t or a throw-weight greater than 4,350kg), 1,540 warheads for these heavy ICBMs (Only the Soviet Union possessed this type of missile), and 1,100 warheads for mobile ICBMs (de facto applied only to the Soviet Union and Russia because the United States, shortly after the signing of START I, decided to forego deployment of such missiles). The Treaty also established a limit of 3,600 metric tons (t) for the throw-weight of ballistic missiles.
START II
Firmato il 3/1/1993, ratificato dal Senato Americano il 26/9/1997, ratificato dalla Duma russa il 14/4/2000, dichiarato nullo dalla Russia il 14/6/2002 in risposta alla fuoriuscita americana dal trattato ABM.
START II established a limit on strategic weapons for each Party, with reductions to be implemented in two phases. By the end of Phase I, the United States and Russia were to reduce their total deployed strategic nuclear warheads to 3,800-4,250, including no more than 2,160 warheads deployed on submarine-launched ballistic missiles (SLBMs), no more than 650 on heavy intercontinental ballistic missiles (ICBMs), and no more than 1,700-1,750 on SLBMs. By the end of Phase II, each Party’s total number of deployed strategic nuclear warheads was not to exceed 3,000-3,500. Of this number, no more than 1,700-1,750 were to be deployed on SLBMs. Phase II required the elimination of all heavy ICBMs and all ICBMs on multiple independently targetable re-entry vehicles (MIRVs) (although some of the latter were to be downloaded to one warhead).The MIRV ban did not apply to SLBMs.
SORT (Strategic Offensive Reduction Treaty)
Firmato il 24/5/2002, entrato in vigore il 1/6/2003, avrebbe dovuto scadere il 31/12/2012 ma e’ stato superato dall’accordo New Start menzionato prima.
Punti salienti:
• Each Party shall reduce and limit strategic nuclear warheads so that by 31 December 2012, the aggregate number of such warheads does not exceed 1,700-2,200 for each Party.
• Each Party shall determine for itself the composition and structure of its strategic offensive arms, based on the established aggregate limit for the number of such warheads.
• The Parties agree that Start I remains in force in accordance with its terms.
NEW START Firmato il 8/4/2010, entrato in vigore il 5/2/2011, scadeva il 5/2/2021ma e’ stato recentemente rinnovato.
(vedi paragrafo precedente)
Dopo l’accordo New Start del 2011 non sembra esserci alcun interesse soprattutto da parte della Russia o degli Stati Uniti nel continuare i negoziati sulla riduzione ulteriore delle armi strategiche e quindi la stagione che ha visto la limitazione delle armi strategiche deve per ora forse considerarsi conclusa
Per iniziativa delle Nazioni Unite e’ stato proposto un trattato per la messa al bando delle armi nucleari di cui riportiamo il testo e lo stato attuale delle adesioni.
Nuclear Ban Treaty ovvero Treaty for the Prihibition of Nuclear weapons (TPNW)
Si noti che questo e’ l’unico trattato generale che proibisce l’installazione di armi nucleari di altri stati sul proprio territorio. Quello che segue e’ il risultato della votazione all’ONU (New York) sul trattato. Naturalmente non e’ detto che un paese che ha votato per il trattato poi lo sottoscrivera’.
Il trattato è entrato in vigore il 22 gennaio 2021 dopo che 50Paesi lo hanno ratificato. I Paesi firmatari sono ora 92 e 68 lo hanno ratificato.
https://treaties.unoda.org/t/tpnw
Si vedano inoltre i risultati della votazione del 7/7/2017:
https://s3.amazonaws.com/unoda-web/wp-content/uploads/2017/07/A.Conf_.229.2017.L.3.Rev_.1.pdf
Si noti che nessuno dei paesi in possesso di armi nucleari e nessun paese alleato di paesi che possiedono armi nucleari ha firmato il trattato.