L’inizio dell’era nucleare

Nel 1945 gli Stati Uniti fecero tre esplosioni nucleari. Il 16 luglio fecero esplodere una bomba ad implosione (Plutonio) ad Alamogordo nel deserto del Nuovo Messico di 20 KT. (Trinity Test)

Trinity test (D.P.)

Il 6 Agosto un bombardiere B29 americano (Enola Gay) sgancio’ su Hiroshima una bomba a gun-assembly di potenza compresa tra 13,5 e 16 Kt (denominata “little boy”). L’esplosione avvenne a circa 580 m. di altezza e quindi non ci fu fallout. Una descrizione dettagliata della bomba little boy si puo’ trovare su https://it.wikipedia.org/wiki/Little_Boy.

Il 9 Agosto gli americani sganciarono una bomba ad implosione (simile a quella sperimentata nel trinity test) di una potenza esplosiva di circa 22 Kt (denominata “fat man”). L’esplosione avvenne a circa 500 m. di altezza e quindi non ci fu fallout.

Ad Hiroshima morirono immediatamente 60 000 – 70 000 persone. Il numero di morti sali’ poi a piu’ di 100 000 entro la fine dell’anno. A Nagasaki morirono 60-80mila persone.

Quindi la bomba di Hiroshima (a gun assembly) non aveva avuto bisogno di un test preliminare, mentre la bomba a Nagasaki, come si e’ detto, era dello stesso tipo di quella sperimentata ad Alamogordo il 16 luglio.

Il fatto che le bombe sgangiate sul Giappone fossero due e di tipo diverso ha da sempre fatto pensare che gli Americani avessero condotto una specie di esperimento scientifico.  A quelli che hanno sostenuto che gli Americani avrebbero potuto sgangiare una bomba su un’isola disabitata con un conveniente preavviso ai giapponesi, per far loro capire cosa li avrebbe atteso se non si fossero arresi, veniva risposto che se la bomba, per una ragione qualsiasi, non avesse funzionato l’effetto sarebbe stato solo controproducente. Per quanto riguarda la bomba di Hiroshima questi argomenti possono avere un senso.  Ma dopo Hiroshima, non c’era nessuna giustificazione per Nagasaki.

Dopo Hiroshima e Nagasaki ci si rese immediatmente conto del fatto che l’era atomica avrebbe cambiato le regole del gioco nei rapporti internazionali.  Ci si e’ posti subito il problema del “controllo collettivo internazionale” dell’energia atomica e allo stesso tempo della necessita’ di contenere lo sviluppo della tecnologia nucleare per scopi bellici.

Il 24 Gennaio del 1946 venne istituita dall’assemblea dell’ONU una Commissione sull’Energia Atomica “to deal with the problems raised by the discovery of atomic energy.” https://en.wikipedia.org/wiki/United_Nations_Atomic_Energy_Commission

Il 14 Giugno 1946 il diplomatico/businessman Americano Bernard Baruch (1870-1965) propose alla Commissione sull’energia atomica un piano per l’istituzione (per trattato) di una International Atomic Development Authority con l’obiettivo di controllare e gestire tutte le fasi dello sviluppo dell’energia atomica e in particolare di gestire:

  1. Managerial control or ownership of all atomic-energy, activities potentially dangerous to world security.
  2. Power to control, inspect, and license all other atomic activities.
  3. The duty of fostering the beneficial uses of atomic energy.
  4. Research and development responsibilities of an affirmative character intended to put the Authority in the forefront of atomic knowledge and thus to enable it to comprehend, and therefore to detect, misuse of atomic energy. To be effective, the Authority must itself be the world’s leader in the field of atomic knowledge and development and thus supplement its legal authority with the great power inherent in possession of leadership in knowledge.

Inoltre, per quanto riguarda le armi nucleari questi erano I punti principali:

  1. Manufacture of atomic bombs shall stop;
  2. Existing bombs shall be disposed of pursuant to the terms of the treaty; and
  3. The Authority shall be in possession of full information as to the know-how for the production of atomic energy.

Si raccomanda di leggere con attenzione il testo completo della proposta di Baruch

(http://www.atomicarchive.com/Docs/Deterrence/BaruchPlan.shtml).

Il piano Baruch non passo’ perche’ l’URSS non si senti’ abbastanza tutelata visto che gli USA avevano il monopolio delle conoscenza sulle armi nucleari. A onor del vero contemporaneamente alla presentazione del piano Baruch il congresso americano promulgo’ l’Atomic Energy Act del 1946 (presentato dal senatore McMahon e quindi anche noto come McMahon act).  Con questo atto gli USA assegnarono il controllo dell’energia atomica (anche per scopi militari) ai civili e proibirono o limitarono fortemente lo scambio di informazioni nucleari con altri paesi, anche se alleati.

(https://science.energy.gov/~/media/bes/pdf/Atomic_Energy_Act_of_1946.pdf)

Negli Stati Uniti le questioni nucleari verranno trattate dal 1-1-1947 dalla US Atomic Energy Commission (energy.gov/sites/prod/files/AEC%20History.pdf).

[Nel 1975 la US Atomic Energy Commission verra’ sostituita dalla Nuclear Regulatory Commission (che e’ tuttora esistente) che regola e controlla l’utilizzo commerciale dell’ energia nucleare e dalla Energy Research and Development Administration (ERDA) che trattava le altre questioni nucleari (armi nucleari, reattori nucleari per sottomarini, ecc). L’ERDA venne poi inglobata nel 1977 nello US Department of Energy].

Dunque nel 1946 la corsa agli armamenti nucleari era iniziata. Era destinata a diventare una delle componenti principali della Guerra fredda. 

A partire dal 1946 negli Stati Uniti ci si pose il problema se era meglio sviluppare armi nucleari cosiddette tattiche, cioe’ di potenza limitata e tendenzialmente usabili in un conflitto (convenzionale) oppure se si dovesse costruire la bomba termonucleare (detta allora la “superbomba”). Robert J. Oppenheimer, ex direttore del progetto Manhattan, sosteneva la prima scelta mentre il fisico Edward Teller era un sostenitore acceso della seconda scelta. Il risultato di questo dibattito fu che entrambi le opzioni vennero perseguite.  Venne costruita la “superbomba”  e vennero costruite armi nucleari  tattiche che sarebbero dovute essere utilizzate per contrastare il nemico di fronte ad un attacco anche solo convenzionale.