I missili a raggio intermedio e il trattato INF

Nel 1976 I sovietici iniziarono ad installare i missili SS20 (detti in Russo missili RT21M “pioniere”). Si trattava di missili a medio raggio d’azione (da 600 a 5500 Km).  In ambiti NATO si ritenne che questi missili fossero destinati ad  un attacco contro l’Europa occidentale (vedi sotto foto di un missile SS20). I missili SS20 all’inizio furono dotati di testate da un Mt e successivamente di 3 testate MIRV di 150 Kt l’una. Nel 1981 secondo la Nato erano stati installati 250 SS20.

La NATO decise allora di rimpiazzare i vecchi missili Pershing 1a basati in Germania con i missili Pershing II (108 Pershing II) File source: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Pershing_II_-_4th_test_launch.jpege di installare in vari paesi Europei  464 Ground Launched Cruise Missiles. Di questi 160 dovevano essere installati in Inghilterra, 96 in Germania,  112  a Comiso in Sicilia,, 48 in Olanda  and 48 in Belgio. L’installazione poteva essere revocata se la parte sovietica avesse accettato la rimozione dei missili SS20. Per questo la decisione della NATO fu definita dual track decision.

Il risultato di questo “confronto missilistico” nel cuore dell’Europa, fu la diffusione di un movimento contro i missili nucleari e in generale contro le armi nucleari che assunse rapidamente dimensioni molto ampie.  Lo spettro del possibile olocausto nucleare divenne argomento di dibattito politico ovunque in Europa come in America. Si veda ad esempio il film “the day After” del 1983 e in generale si vedano gli effetti del movimento antinucleare degli anni ’80. Per quel che riguarda i nostri argomenti, il movimento antinucleare prima indusse Reagan a proporre l’alternativa della difesa antimissilistica di cui abbiamo parlato prima, e molto piu’ significativamente indusse poi americani e sovietici a stipulare il trattato INF (firmato l’8 dicembre 1987 ed entrato in vigore il 1 Giugno 1988).

The Treaty Between the United States of America and the Union of Soviet Socialist Republics on the Elimination of Their Intermediate-Range and Shorter-Range Missiles, commonly referred to as the INF (Intermediate-Range Nuclear Forces) Treaty, requires the destruction of the Parties’ ground-launched ballistic and cruise missiles with ranges of between 500 and 5,500 kilometers, their launchers and associated support structures and support equipment within three years after the Treaty enters into force. http://www.state.gov/t/avc/trty/102360.htm

Entro il 1 Giugno 1991, 846 missili americani e 1,846 missili sovietici furono distrutti.

Nel 2019 il Presidente Trump ha cancellato il trattato INF.

Una delle controversie piu’ significative riguarda il missile cruise russo 9M728 e la sua “estensione” 9M729 che, secondo gli Americani, ma non secondo i Russi, rappresenta una violazione del trattato INF. Questa controversia e’ stata utilizzata da Trump per giustificare la cancellazione del trattato INF. Si veda ad esempio

https://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/ssc-8.htm

A proposito dell’annullamento del trattato INF c’e’ da osservare che:

  1. In caso di controversia rispetto a presunte violazioni, la soluzione migliore e’ sempre quella di ricorrere a commissioni congiunte di valutazione sull’esistenza o meno delle violazioni in questione
  • L’annullamento del trattato INF, insieme con l’annullamento del trattato ABM del 2002, ha ridotto l’insieme dei trattati relative al controllo degli armamenti al solo trattato New Start che dovrebbe cessare la sua validita’ nel febbraio 2021, ma che per fortuna e’ stato rinnovato.
  • L’impoverimento del sistema del controllo degli armamenti e’ in manifesto contrasto con l’articolo 6 del TNP. Questo potrebbe portare a pesante malumori e critiche da parte dei paesi non nucleari membri del TNP con possibili conseguenze negative per la stabilita’ del TNP