Caratteristiche dell’NPT

I termini base e i punti piu’ salienti del trattato NPT sono:

a) il principio della non-proliferazione espresso dagli articoli 1 e 2 in cui si proibisce il trasferimento di armi nucleari o del controllo sopra le armi nucleari ad ogni altro stato. Si proibisce altresi’  ogni forma di assistenza per la costruzione di armi nucleari a qualunque altro stato. ed inoltre ogni stato non nucleare si impegna altresi’ a non cercare di costruire un arma nucleare ne’ a ricevere ne’ a cercare assistenza  per la costruzione di tali armi;

b) l’obbligo per tutti gli stati non nucleari di accettere regole di controllo (safeguards agreements) con l’agenzia IAEA di Vienna sulla base di accordi da stipulare con la IAEA stessa. In particolare ogni stato si impegna a non trasferire materiale fissile o strumenti per la produzione di materiale fissile al di fuori del controllo della IAEA (articolo 3);

c) il diritto inalienabile di ogni stato membro del trattato di avere accesso all’energia nucleare per scopi civili (pacifici) e di ricevere la relativa  assistenza da parte di tutti i paesi membri del trattato per l’uso dell’energia nucleare per scopi pacifici (art. 4)

d) l’obbligo per tutti i paesi membri del trattato di contribuire alla fine della corsa agli armamenti nucleari, al disarmo nucleare e al disarmo generale. Notate che non ci sono vincoli temporali per questi obblighi, cosa che e’ tuttora argomento di recriminazione da parte di molti paesi non nucleari (art.6);

e) l’incoraggiamento a costruire zone libere da armi nucleari (art. 7)

f) la sostanziale immodificabilita’ del trattato (punti 1 & 2 dell’art. 8). Infatti modifiche possono essere proposte, ma devono essere approvate da tutti I paesi nucleari e dalla maggioranza dei paesi membri del trattato. Inoltre le modifiche devono poi essere ratificate da tutti I paesi nucleari e dalla maggioranza dei paesi membri del trattato. Dopo di che le modifiche sono valide solo per i paesi che ratificano gli emendamenti approvati.

g) la convocazione ogni 5 anni (a partire dal 1975) di una conferenza di rassegna dei termini e della situazione del trattato, aperta a tutti i paesi membri del trattato. Non si tratta, ripetiamo, di conferenze per rivedere il trattato, ma solo per verificarne le condizioni di applicazione (punto 3 dell’art. 8). Inoltre dopo 25 anni, cioe’ nel 1995 si sarebbe dovuta svolgere una speciale conferenza per decidere la durata del trattato. Infatti il trattato doveva esere valido per 25 anni e poi si doveva decidere se estenderlo o no e per quanti anni (art. 10 punto 2) . Nel 1995 il trattato venne esteso indefinitamente.  La conferenza di rassegna del 2020 e’ stata rinviata diverse volte, a causa del Covid 19. E’ stata effettuata nell’agosto 2022. 

h) le condizioni di fuoriuscita dal trattato che sono assolutamente deboli e tuttavia consistenti con le norme standard dei trattati internazionali. Ogni paese puo’ decidere di uscire dal trattato per ragioni che hanno a che fare con il supremo interesse nazionale del paese in questione. Il paese che intende uscire dal trattato deve dare un preavviso di tre mesi e deve giustificare al Consiglio di Sicurezza dell’ONU le motivazioni connesse al contenuto del trattato che ne hanno  messo in pericolo i suoi supremi interessi nazionali.

 L’unico caso di fuoriuscita dal trattato e’ stato quello della Corea del Nord  che ha annunciato la sua fuoriuscita dal trattato nel 1993, ha sospeso la fuoriuscita un giorno prima dello scadere dei 3 mesi previsti, ha poi firmato con gli USA nel 1994 un agreed framework dove gli USA si impegnavano a fornire petrolio ed altro alla Corea del Nord in cambio del suo permanere nel trattato. Nel 2003, la Corea del Nord, non soddisfatta della gestione dell’agreed framework, ha rinnovato la sua decisione di fuoriuscire dal trattato, questa volta con un solo giorno di preavviso adducendo i quasi tre mesi trascorsi nel 1993. Il che ha provocato un contenzioso legale (di breve durata), La Corea del Nord ha comunque iniziato a fare test nucleari nel 2006

i) la definizione di paese nucleare ai sensi del trattato. Per l’NPT paesi nucleari sono i paesi  che hanno effettuato un test nucleare prima del 1 gennaio 1967 (art. 9 punto 3). I paesi in questione sono gli USA, l’URSS (poi sostituita dalla Russia) , la Gran Bretagna, la Francia e la Cina. Questo in particolare significa che ogni altro paese in possesso di armi nucleari NON puo’ aderire all’NPT se prima non smantella tutte le sue armi nucleari. Per questo India, Israele, Pakistan e Corea del Nord sono destinati a restare fuori dal trattato. Invece c’e’ un unico caso in cui un paese ha smantellato le proprie armi nucleari (il Sud Africa che aveva 6 bombe a gun assembly e ne stava costruendo una settima). Cio’ ha permesso al Sud Africa di far parte del trattato (come paese non nucleare).

j) il trattato NPT e’ uno dei trattati piu’ ampi (in termini di paesi membri) che esista. Oltre ai 4 paesi sopra menzionati non fa parte del trattato solo il Sud Sudan. Solo la convenzione sulle Armi Chimiche (CWC) ha un numero piu’ alto di stati membri.

Per quanto riguarda le varie conferenze quinquennali, e’ opportuno segnalare che quasi sempre le raccomandazioni e le decisioni espresse non hanno portato a risultati significativi. Per esempio la conferenza di rassegna del 2000 ha proposto come conclusione 13 steps da attuare (https://en.wikipedia.org/wiki/13_steps) che comprendevano l’entrata in vigore del CTBT (non ancora avvenuta a distanza di oltre 22 anni) , l’importanza del trattato ABM che proibiva i sistemi di difesa antimissilistici tra USA e Russia (trattato abolito nel 2002) , la riduzione delle armi nucleari tattiche – comprese quelle incluse negli accordi di nuclear sharing- che non e’ avvenuta, la promulgazione di un trattato che proibisca la preparazione di materiale fissile per armi nucleari (il cosiddetto FMCT = Fissile Material Cut-off Treaty https://www.armscontrol.org/factsheets/fmct) che non e’ mai avvenuta, l’entrata in vigore del trattato Start II (mai avvenuta) , ecc. ecc. Nel 2005 la conferenza quinquennale di rassegna non ha avuto nessun documento conclusivo. Lo stesso e’ avvenuto nel 2015. Nel 2010 e’ stato invece deciso di organizzare una conferenza entro il 2012 che discutesse l’istituzione possibile di una zona libera da armi nucleari e in generale da armi di distruzione di massa (nucleari, chimiche, biologiche) in Medio Oriente. Questa conferenza non e’ mai stata indetta. La conferenza di rassegna del 2015 non ha avuto nessun documento conclusivo.  La non rilevanza delle conferenze quinquennali costituisce un serio problema per la credibilita’ del NPT. La conferenza prevista per il 2020 e’ stata rinviata all’agosto 2022 per il Covid. Anche la conferenza del 2022 si e’ conclusa senza un documento conclusivo per l’opposizione della Russia che ha trovato il documento conclusivo proposto troppo critico vesro le posizioni russe. In particolare ha creato un problema la questione delicata dei rischi per la centrale nucleare di Zaporizhzhia risultanti dal conflitto in essere. Si veda

https://press.un.org/en/2022/dc3850.doc.htm.

k) Segnaliamo infine che l’articolo 5 del TNP consente, in via teorica e con molte precauzioni, l’utilizzo di espolsioni nucleari per scopi “civili”. Si pensava allora (1968) all’utilizzo di esplosioni nucleari per costruire gallerie o altre opere ingegneristiche. In pratica l’unica esplosione nucleare per scopi “civili” che e’ stata realizzata e definita come tale e’ il test nucleare del 1974 fatto dall’India, che in realta’ stava costruendosi il programma nucleare militare e che non ha mai aderito al TNP.