1939: Germania, secondo errore

I risultati raccolti da Bothe erano viziati da diversi errori compiuti nelle procedure sperimentali, che non furono condotte con la necessaria attenzione da parte del fisico tedesco[1]. I lavori che contestarono le conclusioni di Bothe non pervennero al Club dell’Uranio, in cui infine si decise per optare per un altro moderatore, l’acqua pesante, la cui molecola è indicata con D2O, dove l’idrogeno è presente attraverso il suo isotopo a un neutrone, il deuterio. Questa era fabbricata in Norvegia, a Vemork, a cui i tedeschi si rivolsero facendo ordini massicci di acqua pesante (inizialmente 185 chilogrammi e poi, a seguire, 100 chilogrammi al mese). L’ordine fu però intercettato dai francesi che, con una rocambolesca operazione clandestina, recuperarono tutta l’acqua pesante, per poi trasferirla a Parigi, non ancora occupata.


[1] Secondo alcuni, Walter Bothe non era adeguatamente concentrato durante le fasi sperimentali, perché vittima di un innamoramento che lo coinvolgeva completamente, distraendolo dall’attività sperimentale.