L’inconveniente della bomba fatta esplodere a Eugelab era dato dal combustibile, il deuterio liquido, che raggiunge a sli 23.5 K la temperatura di ebollizione, cosa che non rendeva trasportabile questo tipo di bomba. La modifica successiva coinvolse quindi il combustibile: al deuterio fu sostituito il litio 6, che non presentava lo stesso genere di inconveniente. Questo tipo di ordigno fu sviluppato prima dall’Unione Sovietica che lo testò con successo nell’agosto del 1953 (test “Joe 4”). Gli USA iniziarono così una rincorsa nucleare e arrivarono a testare una bomba di identica concezione il 1° marzo 1954. Il test Castle Bravo fu condotto sull’atollo di Bikini e sprigionò circa 15 megatoni di energia. Un peschereccio giapponese a settanta miglia marine avvertirono l’esplosione: ne videro i lampi di fuoco, sentirono il suo boato, videro il fungo di polvere salire in cielo. Dopo mesi i pescatori ebbero complicazioni di salute per effetto delle radiazioni subite uno di loro morì. L’atollo di Bikini è tuttora privo di vita.
Il test nulceare a Bikini fece molto scalpore e interrogò a lungo l’opinione pubblica. L’artista Ralston Crawford ne fece argomento di una profonda riflessione pittorica, il cui esito è qui linkato.
Effetti del test Castle-Bravo nell’atollo di Bikini in funzione del tempo e della distanza dal punto dell’esplosione (materiale del corso, D.C.I.)
A seguito del test Castle-Bravo, il nome di Bikini fu dato a un costume da bagno.