1933: il presagio di Léo Szilàrd

Nel 1933 il fisico ungherese Léo Szilàrd, naturalizzato americano, dopo aver letto un articolo di Rutheford, intuì la possibilità di sfruttare l’energia dei nuclei attraverso un processo a catena, prima ancora che Fermi studiasse le reazioni nucleari indotte da neutroni. Pensò, sbagliandosi, che i nuclei adatti allo scopo potessero essere il berillio e l’indio. Nel 1935 registrò il brevetto (Brevetto UK n° 630726).

Leo Szilard (D.P., Credit: U.S. Department of Energy, Historian’s Office)

Solo più tardi, nel 1939, venuto a sapere della scoperta di Otto Hahn, capì che l’elemento fissile era l’uranio.